L’introduzione di questa disposizione consentirebbe alla nostra Regione di ampliare l’accesso al credito per le piccole aziende, rendendo i Confidi degli intermediari necessari per l’accesso al FCG, il quale sarebbe così sottratto alle sole logiche economiche che motivano l’accesso diretto delle banche e aperto, invece, a una logica sociale incentrata sulla mutualità della struttura dei Confidi stessi e resa più sicura dal loro radicamento nel tessuto produttivo locale.
I benefici di tale sistema ricadrebbero in primo luogo sulle piccole e piccolissime imprese, che vedrebbero facilitato il proprio accesso al credito e si troverebbero in una situazione di maggiore forza nel loro rapporto con le banche. Anche a livello macro, l’imposizione della intermediazione avrebbe ricadute positive sul bilancio dello Stato, evitando la rapida depauperazione del Fondo dovuta al fatto che spesso le banche, che richiedono sempre la garanzia massima dell’80% anche a fronte d’imprese solide, spesso rinunciano alle azioni di recupero ritenendosi soddisfatte di quanto reso loro tramite le risorse pubbliche.